Vendemmia 2013


Resa uva per ettaro: 70 Q.
Vigneto di 17 anni esposto a sud e sud-est
Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Da uve: Montepulciano 50%, Sangiovese 40%, Cabernet S. 10%.
Le uve, raccolte a mano separatamente, il Cabernet S. il 21-9, il Sangiovese il 27-9 e il Montepulciano l' 1-10, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell'imbottigliamento, 31 marzo 2014, il vino è stato travasato tre volte e poi filtrato a un micron.

Bottiglie prodotte: n. 16650


Rosso rubino scuro dalla veste scintillante con ampie e profonde venature violacee.
Naso schietto, freschissimo, si schiude con disinvoltura su profumi aspri di prugne rosse e visciole e vellutati della buccia dell’uva.
In bocca ha un andatura audace, guidata da un’acidità saettante e sicura, il tessuto solido si distende sulla lingua rapido; finale maschio e perentorio sottolineato da un tannino vivace e un divertente retrogusto amarognolo.
È un raggio di sole in un giorno di pioggia, capace di rinsaldare la trama di una ruvida tagliatella all’uovo tirata su una saporita crema di ceci, leggermente piccante.

Analisi:
alcool: 13,11% vol.
acidità totale: 5,60 g/l
anidride solforosa totale: 0,064 g/l
acidità volatile: 0,60 g/l
estratto secco 28,9 g/l
glucosio e fruttosio 0,18 g/l

L'etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i "velurd", tradizione carnevalesca di Offida.




                                                Vendemmia 2012

Resa uva per ettaro: 70 Q.
Vigneto di 16 anni esposto a sud e sud-est
Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Da uve: Montepulciano 45%, Sangiovese 40%, Merlot 10%, Cabernet S. 5%.
Le uve raccolte a mano separatamente, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell'imbottigliamento,14 marzo 2013, il vino è stato travasato due volte e poi filtrato a tre micron.

Bottiglie prodotte: n. 14000


Colore rosso rubino scuro, sgranato sull’unghia.

Ha un naso che si esprime con lentezza, rilasciando con gradualità note di calore che ricordano le spezie, i fichi e le olive nere.

Al palato il suo corpo pieno e solare dal profilo arrotondato e il passo regolare si sviluppa con equilibrio e disinvoltura, chiuso da un tonico finale leggermente tannico con gustosi rimandi alla buccia dell’uva.  
È un vino da pasto, eclettico compagno della tavola che si potrebbe esaltare su una pasta all’amatriciana. 

Analisi:

alcool: 13,43% vol.
acidità totale: 5 g/l
anidride solforosa totale: 0,064 g/l
acidità volatile: 0,72 g/l
estratto secco 31,20 g/l
glucosio e fruttosio 1 g/l


L'etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i "velurd", tradizione carnevalesca di Offida.

Il vino





Vendemmia 2011




Resa uva per ettaro: 70 Q.
Vigneto di 15 anni esposto a sud e sud-est
Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Da uve: Montepulciano 45%, Sangiovese 40%, Merlot 10%, Cabernet S. 5%.
Le uve raccolte a mano separatamente, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell'imbottigliamento, 3 aprile 2012, il vino è stato travasato due volte e poi filtrato a tre micron.
Bottiglie prodotte: n. 14000

Colore rosso rubino intenso e luminoso. Si presenta con un naso spigliato, fragrante e vinoso, con profumi di amarene, piccolo frutti rossi e un tocco speziato.
Al palato ha un attacco fresco e gagliardo, si distende con buona tensione e una tattilità piacevole fatta di tannini vivaci e calore alcolico; chiude sapido e minerale con un finale di bocca pulito su un retrogusto fruttato.
Ha una grande disponibilità e duttilità verso il cibo. Da provare su un piatto a base di funghi cotti.

Analisi:

alcool: 13,64% vol.
acidità totale: 5,40 g/l
anidride solforosa totale: 0,063 g/l
acidità volatile: 0,90 g/l
estratto secco 33,70 g/l
zuccheri riduttori 3,37 g/l
pH 3,75


L'etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i "velurd", tradizione carnevalesca di Offida.

I vitigni


Sangiovese: E' uno dei vitigni italiani più antichi ("sangue di Giove"), per alcuni era già noto agli Etruschi. E' senz'altro l'uva a bacca rossa più diffusa in Italia, soprattutto in Toscana, Umbria, Emilia Romagna. Vi sono molte tipologie di Sangiovese, ma vengono comunque divise in due categorie: Sangiovese Grosso, il più pregiato, del quale viene coltivata una quantità limitata, quasi totalmente nella zona di Montalcino (SI), dove viene chiamato Brunello e nella zona di Montepulciano (SI), dove prende il nome di Prugnolo Gentile; Sangiovese Piccolo, il più comune, che prende vari sinonimi, a seconda delle zone, fra cui Morellino presso Scansano. Fornisce vini di color rosso rubino intenso, tannico, di buon corpo, armonici e con gradevole retrogusto amarognolo: si presenta di aroma fruttato da giovane, ma, invecchiato, sprigiona profumi, affinandosi notevolmente. Impiegato in uvaggi con vitigni "miglioratori", guadagna in colore, armonicità ed aromaticità.

Montepulciano: L'origine di questo vitigno a bacca nera è sempre stata incerta; spesso lo si è confuso con il Sangiovese, probabilmente a causa dell'esistenza del comune toscano di Montepulciano. Anche gli studiosi, come il Molon (1906), lo classificavano tra i Sangioveti. Oggi è certo che i due vitigni non hanno nulla in comune. Viene coltivato prevalentemente in Abruzzo, Marche e nelle altre regioni del centro-sud adriatico. Ha molti sinonimi, fra cui Montepulciano d'Abruzzo, uva abruzzese, Primaticcio, Cordisco ecc. Oggi, grazie al lavoro accurato di alcuni produttori ed enologi, il Montepuciano è uscito alla ribalta come uno dei vitigni rossi di più elevata qualità. Il Montepulciano predilige ambienti caldo-asciutti ed esposizioni soleggiate per garantire una buona e regolare maturazione dell'uva. Vinificato, in purezza, garantisce vini di comprovata qualità, adatti all'invecchiamento, mentre migliora gli uvaggi con altri vitigni, consentendo di ottenere profumi che ricordano il gusto "bordolese.

Morettone (Ciliegiolo) ecotipo scoperto dall’ASSAM nella campagna di Servigliano. Di origine incerta, si pensa che questo vitigno sia stato introdotto in Italia nel 1870 dalla Spagna. Se ne trovano colture un po' su tutto il territorio nazionale, ma prevale in Toscana, dove è noto anche come Ciliegino e Ciliegiolo di Spagna. La foglia è medio-grande, pentagonale, trilobata o pentalobata. La pagina superiore è glabra, di colore verde bottiglia. Il grappolo è grosso, semi compatto o compatto, allungato, cilindrico, piramidale e leggermente alato. L'acino è medio-grosso, arrotondato o sub-rotondo. La buccia è mediamente spessa, di colore nero-violaceo, molto pruinosa. Produce un vino di colore rosso rubino, abbastanza robusto, alcolico, fruttato, con leggera acidità, per cui viene usato principalmente in uvaggio.


Merlot: Questo vitigno a bacca nera, il cui nome deriva dalla particolare predilezione che ha il merlo per le sue bacche, è originario della Gironde, nel Sud-Ovest della Francia, e in particolare della zona di Bordeaux, da cui nascono (in uvaggio con il Cabernet) alcuni dei più prestigiosi vini al mondo (Saint-milion, Pomerol). Si parla del Merlot sin dal 1700, ma la prima descrizione dettagliata appartiene al Rendre (1854). Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo, il Merlot è compagno inseparabile del Cabernet Sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità. In Italia il Merlot ha trovato condizioni ambientali ideali in Friuli, Trentino e Veneto, sin dalla fine dell'ottocento, ma è ormai diffuso in molte altre regioni, con risultati a volte sorprendenti, anche senza l'apporto di altre uve.